Il Sahara verde.Dando ormai per assodato che le balene abbiano popolato il mare che un tempo occupava l'attuale Sahara, dovremmo riuscire ad accettare senza troppi problemi l'idea che, in passato, il Sahara sia stato una terra ospitale e lussureggiante. Imponenti oscillazioni tra clima asciutto e umido vi intercorsero tra 10.000 e il 4.000 a.C., noto come Periodo del Sahara umido o Sahara verde. In effetti, parlare di Sahara forse è un po' fuorviante, poiché la regione desertica che ora rientra in questa descrizione, in un certo senso, ancora non esisteva. Per centinaia di anni, luoghi che oggi sono estremamente inospitali e caratterizzati da una biodiversità piuttosto scarsa, non solo accoglievano una grande varietà di flora e di fauna, ma erano ricche di acqua. Questi territori fertili erano ricoperti di foreste pluviali, praterie, paludi e altri terreni acquitrinosi. L'abbondanza di acqua aveva permesso a numerosi animali marini come l'ippopotamo e a innumerevoli specie di pesci di trovare qui il loro habitat ideale. La savana era una distesa di erba popolata da grandi mammiferi come elefanti, giraffe e gazzelle, e da grandi felini, come leoni, con i quali condividevano le pianure. Il Tibesti, l'Ennedi e l'Air, oggi altipiani brulli e rocciosi, erano montagne ricoperte di alberi, querce, pini, ulivi e noci che offrivano frutti alla grande moltitudine di animali. Infatti, vista la ricchezza della flora e della fauna esistita in passato, non c'è da stupirsi se sotto il Sahara siano nascoste immense riserve di petrolio e gas. Ovviamente, questa sorta di Eden nel Sahara non poteva che favorire la nascita di civiltà umane. E così avvenne. Ma questo è un altro capitolo.
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Il Sahara verde.Dando ormai per assodato che le balene abbiano popolato il mare che un tempo occupava l'attuale Sahara, dovremmo riuscire ad accettare senza troppi problemi l'idea che, in passato, il Sahara sia stato una terra ospitale e lussureggiante. Imponenti oscillazioni tra clima asciutto e umido vi intercorsero tra 10.000 e il 4.000 a.C., noto come Periodo del Sahara umido o Sahara verde. In effetti, parlare di Sahara forse è un po' fuorviante, poiché la regione desertica che ora rientra in questa descrizione, in un certo senso, ancora non esisteva. Per centinaia di anni, luoghi che oggi sono estremamente inospitali e caratterizzati da una biodiversità piuttosto scarsa, non solo accoglievano una grande varietà di flora e di fauna, ma erano ricche di acqua. Questi territori fertili erano ricoperti di foreste pluviali, praterie, paludi e altri terreni acquitrinosi. L'abbondanza di acqua aveva permesso a numerosi animali marini come l'ippopotamo e a innumerevoli specie di pesci di trovare qui il loro habitat ideale. La savana era una distesa di erba popolata da grandi mammiferi come elefanti, giraffe e gazzelle, e da grandi felini, come leoni, con i quali condividevano le pianure. Il Tibesti, l'Ennedi e l'Air, oggi altipiani brulli e rocciosi, erano montagne ricoperte di alberi, querce, pini, ulivi e noci che offrivano frutti alla grande moltitudine di animali. Infatti, vista la ricchezza della flora e della fauna esistita in passato, non c'è da stupirsi se sotto il Sahara siano nascoste immense riserve di petrolio e gas. Ovviamente, questa sorta di Eden nel Sahara non poteva che favorire la nascita di civiltà umane. E così avvenne. Ma questo è un altro capitolo.
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Il Sahara verde.Dando ormai per assodato che le balene abbiano popolato il mare che un tempo occupava l'attuale Sahara, dovremmo riuscire ad accettare senza troppi problemi l'idea che, in passato, il Sahara sia stato una terra ospitale e lussureggiante. Imponenti oscillazioni tra clima asciutto e umido vi intercorsero tra 10.000 e il 4.000 a.C., noto come Periodo del Sahara umido o Sahara verde. In effetti, parlare di Sahara forse è un po' fuorviante, poiché la regione desertica che ora rientra in questa descrizione, in un certo senso, ancora non esisteva. Per centinaia di anni, luoghi che oggi sono estremamente inospitali e caratterizzati da una biodiversità piuttosto scarsa, non solo accoglievano una grande varietà di flora e di fauna, ma erano ricche di acqua. Questi territori fertili erano ricoperti di foreste pluviali, praterie, paludi e altri terreni acquitrinosi. L'abbondanza di acqua aveva permesso a numerosi animali marini come l'ippopotamo e a innumerevoli specie di pesci di trovare qui il loro habitat ideale. La savana era una distesa di erba popolata da grandi mammiferi come elefanti, giraffe e gazzelle, e da grandi felini, come leoni, con i quali condividevano le pianure. Il Tibesti, l'Ennedi e l'Air, oggi altipiani brulli e rocciosi, erano montagne ricoperte di alberi, querce, pini, ulivi e noci che offrivano frutti alla grande moltitudine di animali. Infatti, vista la ricchezza della flora e della fauna esistita in passato, non c'è da stupirsi se sotto il Sahara siano nascoste immense riserve di petrolio e gas. Ovviamente, questa sorta di Eden nel Sahara non poteva che favorire la nascita di civiltà umane. E così avvenne. Ma questo è un altro capitolo.
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