L'abbiamo coccolata per un po' questa ricetta di viaggio.Abbiamo voluto sperimentarla personalmente noi di Tunisia Wines prima di proporverla. Se, come noi, sei un wine lover ma anche un "viaggiatore del gusto" e, per giunta, ami la storia e la cultura, ecco la proposta per te e i tuoi amici. È un viaggio di due giorni che diventa esperienza, passione, scoperta di prodotti esclusivi, di uomini e dei loro saperi antichi. Perché l'importante non è solo aprire una grande bottiglia di vino o assaggiare un buon piatto ma capirne le origini e conoscerne gli uomini che li hanno prodotti. Veniamo al sodo. Iniziamo con il territorio. Siamo nel Nord Ovest della Tunisia, in quella terra che si chiamava Numidia, una terra "antica" che in epoca punica, quindi prima ancora dei Romani che la colonizzarono in seguito, subì una rivoluzione profonda e silenziosa, con la diffusione della cultura della vite, delle olive e del grano. Quindi una terra che da più 2000 anni produce vino.In questa terra, oggi, si è affermata una azienda vitivinicola di straordinaria qualità. Si tratta del Domaine Shadrapa, a Slouguia, che prende il nome da Shadrapa, dio fenicio del vino. Collocata sui declivi del fiume Medjerba, la grande tenuta di 240 ettari, è una Mecca del vino tunisino. Il suo terroir è eccezionale per produrre vini di alta qualità. Il motto della cave è emblematico dei valori aziendali: " Degna delle sue origini, orgogliosa della sua modernità. Degna del suo patrimonio, orgogliosa della sua modernità". Passato e futuro orgogliosamente uniti.I vitigni dell'azienda sono il Grenache Gris con cui produce il Desir rosé, uno dei cavalli di battaglia della cave. Poi il Merlot, il Cabernet Sauvignon e lo Syrah per i rossi. Infine lo Chardonnay per uno dei migliori bianchi di Tunisia. Con i suoi vini il Domaine ha conquistato negli ultimi dieci anni più di 50 riconoscimenti internazionali. Noi di Tunisia Wines abbiamo le nostre preferenze, del tutto soggettive ovviamente, ma ci auguriamo che molti dei nostri amici vogliano conoscere a fondo tutti i vini della cave per esprimerci le loro valutazioni. Iniziamo dal bianco che porta il nome dell'azienda.Viene prodotto da uve Chardonnay, fermentato ed affinato in botti di rovere. Al naso dispensa intensi toni minerali e di lieviti. in bocca è fresco e fruttato. La quercia è delicata e in armonia con il resto. Raramente un bianco offre una legnosita' così elegante. Gli aromi di miele d"acacia, di bergamotto e di frutta candita sono netti e ben avvertibili. Noi di Tunisia Wines lo adoriamo con il formaggio caprino stagionato ma esprime il meglio di sé con i piatti di pesce grasso, le paste al tonno e al salmone e panna. Ottimo con il vitello tonnato e con tutte le quiches vegetariane. Proseguiamo con il rosso. Qui il preferito è il Domaine Shadrapa rouge. Viene prodotto con Cabernet Sauvignon e Merlot che conferiscono al vino un fascino bordolese e lo avvicinano ai grandi Tuscans. Ma il vino ha una sua netta identità mediterranea, possiede personalità e originalità inconfondibili. Offre sapore di frutti rossi e neri ben maturi. note balsamiche e, nel finale, aggiunge note speziate. Un vino a tutto tondo, a tutto campo, che dà il meglio di sé con le carni, cucinate in ogni modo. Ora è giunto il momento che ogni gourmet si aspetta, l'incontro con il cibo. Per questo ci trasferiamo a pochi km. di distanza e precisamente nella piccola città andalusa di Testour. Il piccolo centro è nato nel XVII secolo con l'arrivo dei profughi spagnoli , gli andalusi, cacciati dalla Spagna. Bella, autentica ed accogliente la città offre ai " viaggiatori del gusto" momenti unici, assolutamente originali. La piccola città celebra le sue origini andaluse ospitando ogni estate un Festival di musica malouf, la musica che mescola influenze arabe e spagnole. È una musica che esprime, nel profondo, il rimpianto per la terra perduta. Spesso si avvicina al grido di dolore vero e proprio. A Testour visiterete la Grande Moschea in stile moresco; il suo minareto è originalissimo perché è dotato di un orologio unico al mondo. Le sue lancette girano in senso antiorario e anche i numeri sono capovolti. Qualità, attenzione al territorio e rispetto delle tradizioni sono le parole d'ordine di Testour che offre una natura straordinaria, ricca di ulivi e di montagne che si susseguono all'orizzonte. Ai gourmet, Testour offre formaggi di altissima qualità.Vi segnaliamo un maestro casaro, Hamadi Jbeli, che ha " studiato" i formaggi italiani. L'Artiggiano, così si chiama il suo laboratorio, realizza formaggi con una miscela di latte di mucca, di capra e di pecora. Per lui fare il formaggio è prima di tutto pura passione e uno stile di vita. Testour è anche la città famosa per la produzione di melograni a cui dedica varie iniziative. Una curiosità per i cultori. A Testour si può visitare la casa di Habiba Msika, una autentica star degli anni '20 del secolo scorso. Attrice e cantante si era fatta notare per i suoi atteggiamenti anticonformisti che tuttavia non le negarono il successo popolare. Uccisa con il fuoco a 27 anni da un vecchio amante respinto resta di lei una voce limpidissima. La prima giornata è al termine. Vi proponiamo di cenare e pernottare a Le Verger des Montagnes, un alloggio rurale di tre camere, uno spazio bellissimo, che offre calma e serenità con una grande suite e l'angolo camino, uno spazio per la lettura e la meditazione. La sua cucina, strettamente di territorio, si distingue per i piatti rivisitati, le spezie combinate in modo completamente diversi, carni varie e pesci di acqua dolce. Ottime le marmellate , il miele e l'olio di produzione propria. In questa "gite rurale" sono organizzate anche attività artistiche e culturali, corsi di disegno e fotografia oltre alle escursioni nei dintorni. Il giorno seguente dopo la prima colazione al Frutteto potrete visitare i resti di una straordinaria città romana, Dougga, la dorata, una delle meraviglie archeologiche più suggestive e meglio conservate dell'intera area mediterranea. Dougga o Thugga, che era il nome numidi, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1997. Si differenzia da tutte le altre perché la disposizione delle strade non è geometrica come in tutte le altre città romane. A Dougga troviamo strade tortuose che somigliano ad una Medina araba. La città si estende su 70 ettari dove troviamo un notevolissimo numero di monumenti in ottime condizioni a dimostrazione della ricchezza della città e della raffinatezza dei suoi abitanti. Passeggiando per le sue strade incontriamo il magnifico Teatro, il Foro, i Bagni pubblici, l'Anfiteatro, un Mausoleo libico-berbero e innumerevoli Templi. Da Dougga vi potrete spostare a Bulla Regia, un importante sito archeologico di origine berbera. Il sito è notissimo per il suo complesso di abitazioni sotterranee costruite sotto l'impero di Adriano. Una chicca per i cultori. Siamo a sera ed è l'ora del ritorno. In poco più di un'ora sarete a Tunisi o Hammamet o Sousse.
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L'abbiamo coccolata per un po' questa ricetta di viaggio.Abbiamo voluto sperimentarla personalmente noi di Tunisia Wines prima di proporverla. Se, come noi, sei un wine lover ma anche un "viaggiatore del gusto" e, per giunta, ami la storia e la cultura, ecco la proposta per te e i tuoi amici. È un viaggio di due giorni che diventa esperienza, passione, scoperta di prodotti esclusivi, di uomini e dei loro saperi antichi. Perché l'importante non è solo aprire una grande bottiglia di vino o assaggiare un buon piatto ma capirne le origini e conoscerne gli uomini che li hanno prodotti. Veniamo al sodo. Iniziamo con il territorio. Siamo nel Nord Ovest della Tunisia, in quella terra che si chiamava Numidia, una terra "antica" che in epoca punica, quindi prima ancora dei Romani che la colonizzarono in seguito, subì una rivoluzione profonda e silenziosa, con la diffusione della cultura della vite, delle olive e del grano. Quindi una terra che da più 2000 anni produce vino.In questa terra, oggi, si è affermata una azienda vitivinicola di straordinaria qualità. Si tratta del Domaine Shadrapa, a Slouguia, che prende il nome da Shadrapa, dio fenicio del vino. Collocata sui declivi del fiume Medjerba, la grande tenuta di 240 ettari, è una Mecca del vino tunisino. Il suo terroir è eccezionale per produrre vini di alta qualità. Il motto della cave è emblematico dei valori aziendali: " Degna delle sue origini, orgogliosa della sua modernità. Degna del suo patrimonio, orgogliosa della sua modernità". Passato e futuro orgogliosamente uniti.I vitigni dell'azienda sono il Grenache Gris con cui produce il Desir rosé, uno dei cavalli di battaglia della cave. Poi il Merlot, il Cabernet Sauvignon e lo Syrah per i rossi. Infine lo Chardonnay per uno dei migliori bianchi di Tunisia. Con i suoi vini il Domaine ha conquistato negli ultimi dieci anni più di 50 riconoscimenti internazionali. Noi di Tunisia Wines abbiamo le nostre preferenze, del tutto soggettive ovviamente, ma ci auguriamo che molti dei nostri amici vogliano conoscere a fondo tutti i vini della cave per esprimerci le loro valutazioni. Iniziamo dal bianco che porta il nome dell'azienda.Viene prodotto da uve Chardonnay, fermentato ed affinato in botti di rovere. Al naso dispensa intensi toni minerali e di lieviti. in bocca è fresco e fruttato. La quercia è delicata e in armonia con il resto. Raramente un bianco offre una legnosita' così elegante. Gli aromi di miele d"acacia, di bergamotto e di frutta candita sono netti e ben avvertibili. Noi di Tunisia Wines lo adoriamo con il formaggio caprino stagionato ma esprime il meglio di sé con i piatti di pesce grasso, le paste al tonno e al salmone e panna. Ottimo con il vitello tonnato e con tutte le quiches vegetariane. Proseguiamo con il rosso. Qui il preferito è il Domaine Shadrapa rouge. Viene prodotto con Cabernet Sauvignon e Merlot che conferiscono al vino un fascino bordolese e lo avvicinano ai grandi Tuscans. Ma il vino ha una sua netta identità mediterranea, possiede personalità e originalità inconfondibili. Offre sapore di frutti rossi e neri ben maturi. note balsamiche e, nel finale, aggiunge note speziate. Un vino a tutto tondo, a tutto campo, che dà il meglio di sé con le carni, cucinate in ogni modo. Ora è giunto il momento che ogni gourmet si aspetta, l'incontro con il cibo. Per questo ci trasferiamo a pochi km. di distanza e precisamente nella piccola città andalusa di Testour. Il piccolo centro è nato nel XVII secolo con l'arrivo dei profughi spagnoli , gli andalusi, cacciati dalla Spagna. Bella, autentica ed accogliente la città offre ai " viaggiatori del gusto" momenti unici, assolutamente originali. La piccola città celebra le sue origini andaluse ospitando ogni estate un Festival di musica malouf, la musica che mescola influenze arabe e spagnole. È una musica che esprime, nel profondo, il rimpianto per la terra perduta. Spesso si avvicina al grido di dolore vero e proprio. A Testour visiterete la Grande Moschea in stile moresco; il suo minareto è originalissimo perché è dotato di un orologio unico al mondo. Le sue lancette girano in senso antiorario e anche i numeri sono capovolti. Qualità, attenzione al territorio e rispetto delle tradizioni sono le parole d'ordine di Testour che offre una natura straordinaria, ricca di ulivi e di montagne che si susseguono all'orizzonte. Ai gourmet, Testour offre formaggi di altissima qualità.Vi segnaliamo un maestro casaro, Hamadi Jbeli, che ha " studiato" i formaggi italiani. L'Artiggiano, così si chiama il suo laboratorio, realizza formaggi con una miscela di latte di mucca, di capra e di pecora. Per lui fare il formaggio è prima di tutto pura passione e uno stile di vita. Testour è anche la città famosa per la produzione di melograni a cui dedica varie iniziative. Una curiosità per i cultori. A Testour si può visitare la casa di Habiba Msika, una autentica star degli anni '20 del secolo scorso. Attrice e cantante si era fatta notare per i suoi atteggiamenti anticonformisti che tuttavia non le negarono il successo popolare. Uccisa con il fuoco a 27 anni da un vecchio amante respinto resta di lei una voce limpidissima. La prima giornata è al termine. Vi proponiamo di cenare e pernottare a Le Verger des Montagnes, un alloggio rurale di tre camere, uno spazio bellissimo, che offre calma e serenità con una grande suite e l'angolo camino, uno spazio per la lettura e la meditazione. La sua cucina, strettamente di territorio, si distingue per i piatti rivisitati, le spezie combinate in modo completamente diversi, carni varie e pesci di acqua dolce. Ottime le marmellate , il miele e l'olio di produzione propria. In questa "gite rurale" sono organizzate anche attività artistiche e culturali, corsi di disegno e fotografia oltre alle escursioni nei dintorni. Il giorno seguente dopo la prima colazione al Frutteto potrete visitare i resti di una straordinaria città romana, Dougga, la dorata, una delle meraviglie archeologiche più suggestive e meglio conservate dell'intera area mediterranea. Dougga o Thugga, che era il nome numidi, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1997. Si differenzia da tutte le altre perché la disposizione delle strade non è geometrica come in tutte le altre città romane. A Dougga troviamo strade tortuose che somigliano ad una Medina araba. La città si estende su 70 ettari dove troviamo un notevolissimo numero di monumenti in ottime condizioni a dimostrazione della ricchezza della città e della raffinatezza dei suoi abitanti. Passeggiando per le sue strade incontriamo il magnifico Teatro, il Foro, i Bagni pubblici, l'Anfiteatro, un Mausoleo libico-berbero e innumerevoli Templi. Da Dougga vi potrete spostare a Bulla Regia, un importante sito archeologico di origine berbera. Il sito è notissimo per il suo complesso di abitazioni sotterranee costruite sotto l'impero di Adriano. Una chicca per i cultori. Siamo a sera ed è l'ora del ritorno. In poco più di un'ora sarete a Tunisi o Hammamet o Sousse.
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L'abbiamo coccolata per un po' questa ricetta di viaggio.Abbiamo voluto sperimentarla personalmente noi di Tunisia Wines prima di proporverla. Se, come noi, sei un wine lover ma anche un "viaggiatore del gusto" e, per giunta, ami la storia e la cultura, ecco la proposta per te e i tuoi amici. È un viaggio di due giorni che diventa esperienza, passione, scoperta di prodotti esclusivi, di uomini e dei loro saperi antichi. Perché l'importante non è solo aprire una grande bottiglia di vino o assaggiare un buon piatto ma capirne le origini e conoscerne gli uomini che li hanno prodotti. Veniamo al sodo. Iniziamo con il territorio. Siamo nel Nord Ovest della Tunisia, in quella terra che si chiamava Numidia, una terra "antica" che in epoca punica, quindi prima ancora dei Romani che la colonizzarono in seguito, subì una rivoluzione profonda e silenziosa, con la diffusione della cultura della vite, delle olive e del grano. Quindi una terra che da più 2000 anni produce vino.In questa terra, oggi, si è affermata una azienda vitivinicola di straordinaria qualità. Si tratta del Domaine Shadrapa, a Slouguia, che prende il nome da Shadrapa, dio fenicio del vino. Collocata sui declivi del fiume Medjerba, la grande tenuta di 240 ettari, è una Mecca del vino tunisino. Il suo terroir è eccezionale per produrre vini di alta qualità. Il motto della cave è emblematico dei valori aziendali: " Degna delle sue origini, orgogliosa della sua modernità. Degna del suo patrimonio, orgogliosa della sua modernità". Passato e futuro orgogliosamente uniti.I vitigni dell'azienda sono il Grenache Gris con cui produce il Desir rosé, uno dei cavalli di battaglia della cave. Poi il Merlot, il Cabernet Sauvignon e lo Syrah per i rossi. Infine lo Chardonnay per uno dei migliori bianchi di Tunisia. Con i suoi vini il Domaine ha conquistato negli ultimi dieci anni più di 50 riconoscimenti internazionali. Noi di Tunisia Wines abbiamo le nostre preferenze, del tutto soggettive ovviamente, ma ci auguriamo che molti dei nostri amici vogliano conoscere a fondo tutti i vini della cave per esprimerci le loro valutazioni. Iniziamo dal bianco che porta il nome dell'azienda.Viene prodotto da uve Chardonnay, fermentato ed affinato in botti di rovere. Al naso dispensa intensi toni minerali e di lieviti. in bocca è fresco e fruttato. La quercia è delicata e in armonia con il resto. Raramente un bianco offre una legnosita' così elegante. Gli aromi di miele d"acacia, di bergamotto e di frutta candita sono netti e ben avvertibili. Noi di Tunisia Wines lo adoriamo con il formaggio caprino stagionato ma esprime il meglio di sé con i piatti di pesce grasso, le paste al tonno e al salmone e panna. Ottimo con il vitello tonnato e con tutte le quiches vegetariane. Proseguiamo con il rosso. Qui il preferito è il Domaine Shadrapa rouge. Viene prodotto con Cabernet Sauvignon e Merlot che conferiscono al vino un fascino bordolese e lo avvicinano ai grandi Tuscans. Ma il vino ha una sua netta identità mediterranea, possiede personalità e originalità inconfondibili. Offre sapore di frutti rossi e neri ben maturi. note balsamiche e, nel finale, aggiunge note speziate. Un vino a tutto tondo, a tutto campo, che dà il meglio di sé con le carni, cucinate in ogni modo. Ora è giunto il momento che ogni gourmet si aspetta, l'incontro con il cibo. Per questo ci trasferiamo a pochi km. di distanza e precisamente nella piccola città andalusa di Testour. Il piccolo centro è nato nel XVII secolo con l'arrivo dei profughi spagnoli , gli andalusi, cacciati dalla Spagna. Bella, autentica ed accogliente la città offre ai " viaggiatori del gusto" momenti unici, assolutamente originali. La piccola città celebra le sue origini andaluse ospitando ogni estate un Festival di musica malouf, la musica che mescola influenze arabe e spagnole. È una musica che esprime, nel profondo, il rimpianto per la terra perduta. Spesso si avvicina al grido di dolore vero e proprio. A Testour visiterete la Grande Moschea in stile moresco; il suo minareto è originalissimo perché è dotato di un orologio unico al mondo. Le sue lancette girano in senso antiorario e anche i numeri sono capovolti. Qualità, attenzione al territorio e rispetto delle tradizioni sono le parole d'ordine di Testour che offre una natura straordinaria, ricca di ulivi e di montagne che si susseguono all'orizzonte. Ai gourmet, Testour offre formaggi di altissima qualità.Vi segnaliamo un maestro casaro, Hamadi Jbeli, che ha " studiato" i formaggi italiani. L'Artiggiano, così si chiama il suo laboratorio, realizza formaggi con una miscela di latte di mucca, di capra e di pecora. Per lui fare il formaggio è prima di tutto pura passione e uno stile di vita. Testour è anche la città famosa per la produzione di melograni a cui dedica varie iniziative. Una curiosità per i cultori. A Testour si può visitare la casa di Habiba Msika, una autentica star degli anni '20 del secolo scorso. Attrice e cantante si era fatta notare per i suoi atteggiamenti anticonformisti che tuttavia non le negarono il successo popolare. Uccisa con il fuoco a 27 anni da un vecchio amante respinto resta di lei una voce limpidissima. La prima giornata è al termine. Vi proponiamo di cenare e pernottare a Le Verger des Montagnes, un alloggio rurale di tre camere, uno spazio bellissimo, che offre calma e serenità con una grande suite e l'angolo camino, uno spazio per la lettura e la meditazione. La sua cucina, strettamente di territorio, si distingue per i piatti rivisitati, le spezie combinate in modo completamente diversi, carni varie e pesci di acqua dolce. Ottime le marmellate , il miele e l'olio di produzione propria. In questa "gite rurale" sono organizzate anche attività artistiche e culturali, corsi di disegno e fotografia oltre alle escursioni nei dintorni. Il giorno seguente dopo la prima colazione al Frutteto potrete visitare i resti di una straordinaria città romana, Dougga, la dorata, una delle meraviglie archeologiche più suggestive e meglio conservate dell'intera area mediterranea. Dougga o Thugga, che era il nome numidi, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1997. Si differenzia da tutte le altre perché la disposizione delle strade non è geometrica come in tutte le altre città romane. A Dougga troviamo strade tortuose che somigliano ad una Medina araba. La città si estende su 70 ettari dove troviamo un notevolissimo numero di monumenti in ottime condizioni a dimostrazione della ricchezza della città e della raffinatezza dei suoi abitanti. Passeggiando per le sue strade incontriamo il magnifico Teatro, il Foro, i Bagni pubblici, l'Anfiteatro, un Mausoleo libico-berbero e innumerevoli Templi. Da Dougga vi potrete spostare a Bulla Regia, un importante sito archeologico di origine berbera. Il sito è notissimo per il suo complesso di abitazioni sotterranee costruite sotto l'impero di Adriano. Una chicca per i cultori. Siamo a sera ed è l'ora del ritorno. In poco più di un'ora sarete a Tunisi o Hammamet o Sousse.
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